Valpolicella II^ - percorso turistico in bicicletta
Percorso cicloturistico in Valpolicella (seconda parte)
Con un po’ di attenzione l’itinerario offre relax e una piacevole andatura pur su fondo sterrato.
Questo itinerario nella sua seconda parte, (vedi prima parte) permette di raggiungere la ciclopista del sole:
1) per proseguire in direzione nord verso il Brennero;
2) per completare un circuito che riporta a Verona attraverso un itinerario panoramico.
Da Sampietro Incariano si scende per via Cariano. La lieve discesa ci immerge subito nella bellezza di questo percorso tra vigneti e ciliegi, sovrani indiscussi del paesaggio.
Davanti a sè il cicloturista ha in bella mostra paesini di Bure, di Sangiorgio di Valpolicella e intravede sagome di villaggi e campanili nella loro architettura tradizionale.
Molta attenzione in questo percorso merita la direzione della starda che non essendo ancora segnalata deve essere seguita con riferimento esclusivamente ai nomi delle vie o ai particolari che andremo qui sotto ad indicare. E’ buona norma eventualmente chiedere.
Continuando su via Cariano il primo particolare da porre attenzione è un sottopasso della provinciale, e poco oltre un capitello posto ad un incrocio. In questo punto si svolta a sinistra per via Cariano e poi continuando sull’unica via sterrata si oltrepassa la cava di ghiaia. All’incrocio a sinistra e poi a destra per via Vignega dove la strada ritorna asfaltata. Da questo punto si segue la direzione della strada ferrata arrivando fino a Domegliara centro. Da qui le indicazioni ci portano a raggiungere Ponton, oltrepassando il semaforo sulla SS 12.
La frazione Ponton, in rinnovamento edilizio, ha una felice posizione sulla riva sinistra del fiume Adige e gode di clima fresco estivo nella serenità del poco flusso di traffico che ancora l’attraversa. Giusto il tempo per dare uno sguardo ad alcuni semplici e gradevoli siti del luogo e poi si oltrepassa il fiume per raggiungere località Sega. In direzione Caprino, appena Km 1,5 ma in ardua ascesa, si incontra il canale industriale Enel del Biffis , uno degli appuntamenti finali di questa descrizione: l’ incontro con la ciclopista del sole. In direzione Nord si raggiunge il Brennero e le attrezzate piste ciclabili della mittleuropa.
Continuando in direzione Sud intendo riportare il cicloturista a Verona seguendo la ciclopista soprannominata che attraversa uno scenario pittoresco, in un percorso ciclabile rinnovato nel manto stradale, sicuro e attrezzato, costruito esclusivamente per traffico di biciclette.
La fresca brezza che nasce spontanea nella valle e che coabita con il canale, favorisce anche d’estate questo tratto incantevole. Attualmente in sterrato, il fondo è in corso di progettazione avanzata (2008 prevista inizio lavori) per un asfaltatura definitiva. L’ alveo del canale e soprattutto il suo la lato destro sono un’ opera d’arte. Architettura industriale dei primi anni del secolo scorso dove l’ingegno e il sudore andavano a braccetto con il buon gusto.
In basso, il Fiume Adige, vivace e allegro, permette sports come la canoa e la pesca, incornicia, con sinuoso abbraccio, le rive ricche di vegetazione proteggendole da eccessive contaminazioni. Bussolengo, paese di tradizioni, cultura, manifestazioni e sports, merita una breve visita. Dalla sommità di piazza della Vittoria si ha ancor di più l’immagine aerea del territorio sottostante sui filari di viti e di peschi. La centrale elettrica crea una novità visiva interessante.
Scendere a Pescantina è come fare un tuffo nel passato: esso rivive nelle alzaie del fiume, nelle vecchie case ristrutturate, nella parrocchiale di San Lorenzo, nelle targhe attestanti il livello delle diverse inondazioni, nella casa della “Guardia di Finanza”, negli edifici signorili dei secoli scorsi, nel mulino del Nassar.
Si attraversa il ponte in direzione san Vito al Mantico per riprendere la pista ciclabile che in questo tratto viene anche indicata come VIA Claudia Augusta e, raggiuntala in prossimità del canale, la si segue senza interruzione sino a Chievo e poi Verona. Costeggiando il canale industriale Camuzzoni, ora via ing. Rubinelli, si arriva nella prima periferia della città con estrema facilità e in tutta sicurezza.