Dalla Reggia di Caserta a Sant'Agata de' Goti, cicloturismo tra borghi,storia e persone.
Con questi 80 chilometri (arricchiti da 600 m. di dislivello) Matteo Cennamo ci descrive un itinerario che ci porta a scoprire alcuni gioielli del territorio di due province: Caserta e Benevento.
La partenza di questo itinerario in bicicletta tra due province, è regale. Quale itinerario infatti può permettersi di avere come testimone alla partenza o all’arrivo nientemeno che la Reggia di Caserta. Certo che essendo un itinerario ad anello, si è liberi di scegliere il punto di partenza/arrivo come indicato sulla mappa sottostante. "Credo che per ogni viaggio, piccolo o grande che sia, ci voglia un sentimento di partenza". (Giacomo Pellizzari)
Il percorso
Mettiamoci il cuore in pace, ma attiviamo la nostra attenzione: da subito e fino a Sant’Angelo in Formis il traffico cittadino ci impone prudenza e attenzione, (lasciando la traccia, con una deviazione in salita, breve ma impegnativa, ci si può recare alla Abbazia che è un vero gioiello).
Un lungo tratto, passato il Ponte Annibale senza attraversarlo, transita attraverso un piacevole paesaggio antistante al centro di tiro a segno del campione olimpico, medaglia d'oro, Falco. Bella la vista sui campi coltivati a frutteto e nella parte più ampia dominano i filari di granturco. Lungo la piana di Caiazzo e Limatola, accanto al fiume Volturno, e seguendo il suo sinuoso percorso possiamo ammirare una bella chiesa costruita in tufo a vista con all'esterno la grande campana del Giubileo. Anche la visione della mole del castello medievale, riportato agli antichi splendori con un recente restauro, sovrasta l'abitato. Lungo questo tratto di strada è bella la vista di Caiazzo e il suo castello che dall'alto fa da sfondo ai campi solcati dal fiume. Purtroppo la presenza di alcune grandi cave di calcare rubano parte di questa bellezza.
Il percorso che stiamo descrivendo è interamente su strada asfaltata, ricco di saliscendi e con una lunga e dolce salita che dalla località Cantinelle ci porta al bellissimo centro storico di Sant'Agata de’ Goti, un meraviglioso borgo sospeso su una rupe di tufo, terra di croccanti mele Annurca, ottimo vino bianco Falanghina e il rosso Aglianico dotato di una importante freschezza e ricchezza aromatica.
Una passeggiata tra le stradine di Sant'Agata de' Goti ci porterà a visitare le chiese e i monumenti. La certezza di incontri cordiali e generosi saranno a disposizione di chi senza fretta cerca tra le perle di questo borgo. Procedendo ancora in dolce salita a mezzacosta arriviamo a Moiano dove ci accoglie un piacevolissimo tratto di strada ciclabile tra due file di platani. Un augurio per la promozione del cicloturismo è che si proceda con altri tratti.
La successiva discesa ci accompagna ad Airola e la SS.7 Appia in località Arpaia (Valle Caudina).
In questo luogo storicamente vengono collocate le Forche Caudine (Le forche caudine furono il sito dove nel 321 a.C., durante la seconda guerra sannitica, i sanniti di Gaio Ponzio inflissero ai Romani la maggior umiliazione della loro storia). Da Santa Maria a Vico si può percorrere il vecchio tracciato della via Appia, parallelo alla nuova, facendo attenzione ad alcuni tratti con divieto di accesso. Si attraversa Maddaloni (non perdetevi la sorpresa e la gioia di pedalare sul basolato del centro storico tra antichi palazzi e chiese).
Caserta, con la residenza che per bellezza, imponenza e maestosità, non è inferiore a tutte le altre maestose residenze europee, ormai dista una decina di chilometri e si raggiunge con facilità lungo il tracciato disegnato in mappa. Lungo tutto il percorso le fontanelle pubbliche sono frequenti, quindi non c'è il rischio di restare a secco e ristorarsi. (Testi e foto di Matteo Cennamo #partenobiker)
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