Verona - Budapest, diario di viaggio in bicicletta

600 km. in bici da Verona

"Con cuore felice metto questo albero sulle rive delle onde del Balaton, che avrà foglie al di là della mia vita provvisoria. Le sue radici entrano profonde nell'eterna e fiera terra magiara tormentata sempre nella storia. Ma ogni fronda dia un saluto a coloro che venendo qui amano la poesia, che fa nascere gentilezza e giustizia nell'uomo di ogni nazione" (S. Quasimodo)

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Da Londra a Verona III^

arrivi e sorprese di Aaron (terza parte)

Sorvolo Verona… ma che bella città! Il castello, l’Arena, la piazza con il mercato. Però non capisco, le strade sono strette, più di quelle delle colline e dei monti, ma circolano tanti SUV (Sport Utility Vehicle). La maggior parte dei guidatori non ha proprio nulla di sportivo, non ha rispetto per ciclisti né per pedoni, pretende sempre di sorpassare, strombazza e s’impazientisce. Ed io ero convinto che a Verona usassero soltanto le Giuliette dell’Alfa Romeo con i cuoricini attaccati al parafango posteriore!

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Da Londra a Verona II^

con un gabbiano per amico (seconda parte)

Bea, testa dura, insiste a cercare le rarissime fontane in ferro per dissetarsi. La loro apertura a becco rispondono con un triste “sdeng” o molto spesso hanno acqua non potabile.

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Da Londra a Verona, I^ parte

con un gabbiano per amico

Aaron, il gabbiano di Folkestone, è un viaggiatore molto curioso. Passa il tempo, appollaiato su un palo o in volo, ad osservare gli esseri umani al punto di riuscire a leggerne i pensieri. “Una donna italiana con la nostra chiave inglese in mano” si chiese, “che cerca di assemblare una bicicletta bianca, rossa e blu, qui all’aeroporto, voglio proprio vedere cosa combina”.

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Eurovelo 13 - Iron Curtain Trail (1)

Eurovelo 13 - dal Mare di Barents al confine Estone

Lo scopo della Iron Curtain Trail, che è ancora in fase di sviluppo, è di trasferire anche l'idea di Storia sperimentandola pure a livello europeo. Questo percorso di 6800 km guida icicloturisti e i cicloviaggiatori dal mare Barents nel confine russo-norvegese al Mar Nero, lungo quella che era la cortina di ferro, che adesso non è più che una linea di demarcazione, semplicemente un simbolo di una condivisa, esperienza pan-europea in un'Europa riunificata. (Michael Kramer)

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