Slow Travel
Lettera aperta alla scrittrice -Gaia De Pascale
autrice del volume Slow Travel
Gentilissima signora Gaia,
come avrei voluto scrivere questo suo libro! Slow Travel appunto.
In verità nel profondo del mio cuore ci sono sempre state le pagine che vi ho letto come pure lo stato d'animo che con grande capacità e bravura é riuscita a svelarmi. Lungi da me ogni forma di arguzia o facezia.La Dea bendata volle farmi trovare tra le mani questo titolo, tra le centinaia di guide turistiche messe in fila ordinatamente negli scaffali della biblioteca civica, elargendomi un raggio della Sua candida gioia.
Poche ore, tutte d'un fiato, sono state sufficienti per gustarlo. Toccato, nel pensare che qualcuno “sapesse” già tutto di quanto non riuscivo a spiegare, soddisfatto che qualcuno l'abbia fatto al “posto mio”.
Comprendere che “..la sorpresa di una realtà che si dischiude piano senza fretta”, attendere che gli eventi capitino più che andarli a cercare, scoprire di appartenere ad una classe “poco eroica e avvincente” perchè la forza di questa classe sta nel procedere aspettando, mi riempie di entusiasmo.
Io viaggio in bicicletta, il turismo lento per ecellenza, e se tra le mie impressioni di viaggio ho citato che “esiste, non so dove, un bellissimo paese: altrove" di L. Carelli, ora so anche come lo posso conoscere e incontrare il mio altrove: “ un luogo la cui distanza è puramente fittizia se quel che si cerca (e per forza di cose vi si trova), è un posto dove riprodurre gli stessi rituali che ci legano (e ci soffocano) nel nostro habitat”.
Grazie, anche per i suoi racconti di viaggio che nel suo sito ho trovato.
Non è mai troppo tardi per premere il tasto “pause” in questo continuo inesorabile “slideshow”.
Terrò il libro prezioso compagno di “viaggio”.