Da Chieti verso Nord, in bicicletta per amore

Un racconto fuori dalla norma dove i chilometri e le tappe contano meno delle emozioni.

La prima pedalata di un ciclo-viaggiatore, è il momento in cui inizia a realizzarsi un progetto iniziato molto prima interiormente dallo stesso. Fisica e meccanica concretizzano passioni e sogni, dando il via libera all'inizio di un’opera in continua evoluzione.

Un ciclo-viaggiatore è un soggetto ricco di curiosità esplorativa, è un’amante della natura, un avventuriero e anche un po’ incosciente ma fondamentalmente ritengo sia particolarmente dotato di senso umano.

Insomma un pioniere che intende dare una dimensione reale alla propria esistenza. Una persona che decide in un momento della vita, di cambiare strada e di ribellarsi alle imposizioni dettate da una società frenetica e assetata di denaro.

ciaobici Chieti verso nord

ciaobici chieti verso nord 6A me capitava di vederli con le loro borse agganciate alle biciclette ed ogni volta, provavo ammirazione e profonda stima verso di loro. Capivo che anch’io ero uno di loro e alimentavo ogni volta il desiderio di trasformazione che, quei “matti”, avevano già messo in atto.

Volevo essere “matto” anch’io e mi dicevo: “prima o poi, lo farò”. Volevo spogliarmi come San Francesco, correre come Forrest Gump, immaginare come Antonio Ligabue, concretizzare come Albert Einestein, esplorare come Cristoforo Colombo.

Un matto vero allora, uno di quelli che un giorno, mosso dai sentimenti citati, si tuffa in una dimensione dove non c’è bisogno di rete di sicurezza. Così un giorno di settembre, esattamente l’undici del 2017, con la mia bicicletta battezzata Chuckina, gioco di parole tra Chuck (Berry) e ciuco femmina; iniziavo a pedalare verso il nord dell’Italia. Perché verso nord? Beh… perché orientato da una stella che si chiama amore.

Contrariamente a quello che si possa pensare, ogni pedalata mi dava coraggio e più mi allontanavo dalla mia città, più mi addentravo nell’immensità di un sogno che si realizzava. Non c’è stato un solo momento in cui sia stato colto da ripensamenti o timori. Mi ha accompagnato un senso di euforia che fa parte appunto della mia personale opera in continua evoluzione.

Alcuni, tra parenti ed amici, erano preoccupati del fatto che affrontassi da solo il mio viaggio. Spero lo saranno un po’ meno nelle mie prossime missioni. In realtà non ero affatto solo, eravamo io e finalmente me stesso, quello che inseguivo da tantissimi anni. Ovviamente ho chiesto preventivi consigli tecnici, logistici, geografici e per questo ho una lunga lista di persone da ringraziare.

È capitato anche di dover affrontare degli imprevisti durante il viaggio e anche in questo caso ho una ricca lista di ringraziamenti. Come dicevo, la prima pedalata è stata preceduta da fermento interiore che condividevo con persone care tra cui un matto come me; Nicola Di Totto che mi ha dato consigli logistici e tecnici.

Consigli che ho poi ho confrontato presso D'Alonzo Sport - Atessa (CH), dove ho conosciuto Trek 920, successivamente ribattezzata Chuckina. Il viaggio  è iniziato alle 11:30 e si è concluso ad Alba Adriatica (TE) dove ho alloggiato divinamente presso l'Hotel Naxos B&B.

ciaobici chieti verso nord 3

Il giorno successivo accompagnato da sole e sempre più crescente entusiasmo ho attraversato località meravigliose come Numana e Sirolo  nel  Conero  (AN)  e poi il parco naturale del Monte San Bartolo a Pesaro, dove  ho  deciso  di  trovare  ricovero  presso  il camping Panorama posizionato a circa 100 mt sul livello del mare, ed è immerso nel verde del Parco Nazionale del San Bartolo, punto panoramico per ammirare splendidi tramonti.

Nella terza tappa altrettanto soleggiata mi affiancava sulla riviera romagnola da Cattolica a Savignano sul Rubicone, un ciclista sulla sessantina abbondante si è proposto di accompagnarmi e addirittura di mettermi al riparo dal vento dietro la sua scia. La difficoltà nel seguirlo non dipendeva tanto dalla forza, ma nell'abilità che aveva nello scartare bagnanti che si recavano al mare, taxi, bus.

ciaobici chieti verso nord 5
ciaobici chieti verso nord 8Guidare una bici appesantita da borse è un po' come guidare un'autovettura con una roulotte agganciata. Comunque grazie Sergio di Rimini! Mi sono ritrovato così a pedalare sulla via Emilia. Mi unisco al consiglio dei tanti amici del gruppo Facebook I CICLOVIAGGIATORI, di evitare la via Emilia.

Anche perché costretto a tenermi il più possibile sul ciglio della strada, ho rimediato la prima foratura. Una linguetta metallica si era infilata nel copertone posteriore.  Vorrei ringraziarvi uno per uno siete veramente tantissimi e credetemi, anche se non ci conosciamo, vi sento come se fossimo amici da tantissimo tempo.

Uno di voi infatti si è proposto di venirmi incontro e farmi da guida verso Bologna sottraendomi alla via Emilia proponendomi un'alternativa straordinaria passando per San Pietro in Vincoli, Russi, Castel Guelfo e Stradelli Guelfi. Grazie Davide Gambetti sei stato veramente d'aiuto!

A Bologna mi aspettava una camera presso l'affittacamere. Il 14 settembre, giorno di riposo con visita a Bagnacavallo e in serata, "fritturino" di pesce presso Baia Tahiti al Lido delle Nazioni di Comacchio (FE).

Il 15 settembre alle prime ore del mattino ho ripreso a pedalare verso Firenze, le ultime parole dette a voce: "ti amo". Riprendevo così a parlare con me stesso e dopo un giretto nel centro storico di Bologna dove non si perde neanche un bambino, mi sono orientato verso le colline e pian piano Monghidoro, Raticosa, Futa e nel pomeriggio mi sono addentrato nelle vie di Firenze, dove la presenza fittissima di turisti mi costringeva piacevolmente ad accompagnare a piedi la mia Chuckina.

Alloggio a Bagno a Ripoli presso B&B Centanni consigliatissimo! Durante la notte sentivo il suono della pioggia e pensavo che la tappa verso Passignano sul Trasimento sarebbe stata umida e invece niente affatto, sole e cielo azzurro con batuffoli bianchissimi di nuvole ridenti mi accompagnavano piacevolmente. A Castiglion Fiorentino (AR), ho fatto i conti con la foratura rimediata qualche giorno prima sulla via Emilia.

Il taglio si era allargato e nonostante una riparazione a mio giudizio soddisfacente ritenevo che non potevo procedere in quelle condizioni. Appare così Duccio Manganelli che senza esitare, ha interrotto la sua pedalata e si è prestato a soccorrermi e a fornirmi indicazioni utili alla sostituzione del copertone presso la bottega (mi piace chiamarla così, in modo toscano): Mario Bianchini Steel Bike che mi ha rimesso su strada tramite il mitico Tito Titino Daniele! Grazie Grazie e Grazie ancora Duccio Manganelli e Mario Bianchini.

Nel pomeriggio, dietro la collina al confine tra Toscana e Umbria, spuntava lo specchio d'acqua del Lago Trasimeno un'emozione che "Nec Recisa Recedit" mi aveva già dato l'opportunità di provare alla fine degli anni 80. Al "Camping Trasimeno" ho scelto di alloggiare. Piazzola n. 15. tenda, bucato, doccia, cena presso il ristorante del campeggio e via a nanna. Quella notte tra il 16 e il 17 settembre lessi appena qualche verso del libro che mi accompagna ancora L'alchimista di Paulo Coelho.

Il sonno aveva preso il sopravvento avvolgendomi col caldo sacco a pelo. Ma alle 02:30 la tenda si illuminava con lampi improvvisi accompagnati da uno scroscio pesante di acqua. Dopo aver verificato la solidità della mia piccola canadese, mi sono tranquillizzato e, passata la tempesta, ho ripreso sonno. Finalmente era domenica ma non lo sapevo, beh si, accade questo quando si vive immersi nella libertà. Perugia, Foligno, Bevagna e Spoleto dove ho trovato ricovero presso l'Arca Hotel.

Al ciaobici chieti verso nord 2mattino colazione con persone care legate alla famiglia di mia sorella Rosanna Di Bucchianico. Primi chilometri sulla via Flaminia verso Terni, ma dopo poco ho fatto i conti con un blocco stradale causato da un camion che si era incendiato durante la marcia. Sul posto erano presenti tre ragazzi tedeschi che, come me, viaggiavano verso sud, loro a Roma mentre io verso L'Aquila. Enrico Wagner, Marc Niedenführ e Jonas Sträßer sono stati miei compagni di viaggio per un po' dopo essere riusciti a convincere gli operatori, promettendo di effettuare un transito sul posto dell'incidente senza invadere le operazioni di ripristino.

Grazie al buon cuore di persone intelligenti e agli amici tedeschi. Al bivio per Ferentillo (TN), ho salutato, foto, ho percorso la parte più naturistica della mia avventura. Una miscela di borghetti, boschi, suoni e profumi che mi hanno riportato alla mia infanzia quando anch'io vivevo in una zona piuttosto isolata di Lanciano e che ora è diventata una via di transito piuttosto trafficata.

Al B&B il Chiasetto di l'Aquila,  ho trascorso l'ultima notte. La sera prima di andare a dormire durante la cena il  ristoratore mi raccontava che aveva avuto ospite, in estate, un ragazzo torinese tale Nicola Winkler che attraversava l'Italia in asino. Un asino vero non come la mia Chuckina, Torino - Palermo - Torino. Abbiamo così orientato il nostro discorso su cosa possa spingere una persona a compiere questo tipo di avventure.

Il discorso è ripreso la mattina dopo scambiando la colazione nel B&B con Giuliano, un pellegrino che si muove e che probabilmente il 21 settembre raggiungeva Monte Sant'Angelo (FG) da Brescia. Ho ripreso poi a pedalare verso Lanciano percorrendo le vie del centro a L'Aquila ancora devastata visibilmente dal terremoto.

Quest'ultima triste parte del mio viaggio, è stato l'atto conclusivo da cui ho tratto riflessioni e arricchimento spirituale. Ritengo che il superfluo intorbidisca la vita rendendola anche noiosa, vivere dell'essenziale offre ricchezze che vanno ben oltre il materialismo. Questo un ciclo-viaggiatore lo sa. (Marco Di Bucchianico)

L'itinerario e mappa del percorso di Marco https://www.strava.com/activities/1191523630

I numeri del suo viaggio: 1.098 km, 57 ore in movimento, 9.150 m. Dislivello, Mediamente 135 chilometri a tappa, 8 tappe in 9 giorni, (Riposo a Bologna 1 giorno)

ciaobici chieti verso nord 10

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER E RIMANI AGGIORNATO!