Ciclabile del fiume Mur, itinerario in bicicletta
Ciclabile del Fiume Mur - Murradweg, austria in bicicletta
Ho scelto per la quinta volta l' Austria per i miei itinerari in bicicletta. L'ho scelta perchè oltre alle numerosissime virtù che tutti riconoscono a questo Paese (buonissime piste, rispetto per i ciclisti, economicità, paesaggi, accoglienza) in Austria non ho avuto mai sorprese. Mangiare, dormire, acquisti, treni, riparazioni, soste, sono operazioni che fai in perfetta tranquillità: senza mai sorprese.
in collaborazione con LaBicie...
E la Murradweg, me ne ha dato ancora conferma. Se si considera che la ciclabile in questione è considerata dalla stampa specializzata una delle piste ciclabili più affascinanti d'Austria, l'entusiasmo con il quale mi preparavo a partire da solo era al massimo. Da solo?... Si solo, tanto lungo il percorso non lo sei mai! ..." e se gli amici con i quali dovresti uscire sono rosi dal tarlo dell'agonismo, meglio uscire da soli"... Per raggiungere la Radweg. Treno più bici da Verona a Tarvisio, poi bici fino a Villach e treno con bici fino a Murau.
La pista che nasce a Muhr, o anche prima ai piedi del parco degli alti Tauri, a Murau ha già percorso una sessantina di chilometri, ma è ancora all'inizio del fascino che intende mostrare al cicloturista esigente. Non descriverò le giornate, le tappe, i chilometri percorsi perchè ognuno ha la libertà e l'opportunità di fare come desidera perchè ha tutto a disposizione : zimmer private, piccoli hotels, campeggi, zone di sosta attrezzate, indicazioni sempre perfette, ospitalità, sorrisi. Fontane per acqua, gastofen, conditorei, cafè, campi di frutta. Paesini incantati, boschi, laghetti, cascate, grotte , gole, valli. Pianure, salite, discese, città d'arte, città giardino (Graz) strade sempre asfaltate: un modo di viaggiare da sogno che in Italia rimane ancora un sogno ( purtroppo).
Descrizione del percorso Murau:il fiume abbraccia la bella cittadina e lei si distende e si fa bella; diventa località di villeggiatura e di relax estivo ed invernale. Nota anche per la sua tradizionale cultura per la birra. Judenburg, Zeltweg (il paese del famoso percorso di F1), e poi una serie di paesi col nome di santi ti rapiscono in Paradiso (St. Georgen, St. Peter, St. Margarethen, St. Lorenzen, St. Stefan , St. Michael) infine Leoben dove una sosta è d'obbligo per ammirare la sua grande Hauptplatz Nel suo centro storico vie strette di stampo medioevale ti conducono a scoprire antichi palazzi, ristori e conditorei.
Dopo Bruck an der Mur, la vallata morbida e larga perde la sua ampiezza, la pista entra nel bosco e per parecchi chilometri, tra saliscendi non impegnativi, corre vicinissima al suo fiume che si fa impetuoso scavando tra le rocce uno scenario da piccolo canyon. Fuori dal canyon una sosta per una birra e per ammirare la moderna struttura in legno che funge da parcheggio per sole biciclette all'esterno del locale lungo il percorso prima di Pernegg. La tappa obbligata è Frohleiten, con la speranza che tutti possiate vedere questo villaggio come l'ho incontrato io, al tramonto, con la luce radente che illuminava le facciate delle case; il fiume calmo, quasi un lago,i giardini fioriti; un gioco continuo di acque e di piccoli animali lacustri. Tutto sembrava uscito da una favola nordica.
La pista, che fino a Frohnleiten ha dato molto, non ha ancora dato tutto. Si intuisce presto la vicinanza di Graz; ci si affretta per arrivare; dopo Gratkorn senti arrivare la città e devi prepararti ad un altro modo di pedalare. Un po' di traffico, qualche fermata di troppo, qualche segnale di meno.Però c'è ancora tempo per osservare il fiume che diviene più largo, più calmo, ma che non ha esaurito i suoi colpi di scena: il castello di Rabenstein , le grotte di Lurgrotte,il santuario Mariano di Strassengel.
Graz, la città giardino, sia per la sua posizione tra dolci colline, sia per i numerosi viali e giardini sempre enormemente fioriti ed esageratamente puliti. Ho cercato di immaginare come potrebbe essere la mia città, Verona, con la sua futura tramvia che potrebbe imitare quella di Graz; non ho avuto una sensazione proprio piacevole, forse dovuta al fatto che. nella piazza principale c'erano parecchi cantieri avviati per tanti restauri di facciate e selciati. La visita dell'orologio posto sulla collina dello Schlossberg simbolo della città ti regala un panorama mozzafiato sui tetti antichi della città e dei suoi dintorni.
Impossibile non fotografare! Dopo Graz, sulla strada che porta verso il confine con la Slovenia , i chilometri passano in fretta; c'e il tempo per alcune fotografie alla enorme centrale termoelettrica nei pressi di Wildon e di un tuffo nelle calde acque del laghetto omonimo e all'attraversamento di interminabili coltivazioni di zucche. Coclusioni Era mia intenzione restare in Austria e fare meno chilometri possibile in Slovenia. Non volendo arrivare fino a Radkersburg (termine della ciclabile) ho preferito, nei pressi di Leibnitz, salire ad Eibiswald lungo la ciclabile del Weinland. Con 17 kg di bagaglio la fatica si è fatta un po' sentire ma è passata con una zuppa di zucca e una cotoletta styriana. Il mattino successivo, attraverso il Radlpass, sono sceso a Dravograd per riprendere la Drauradweg fino a Lienz. Ma questa è tutta un'altra pista e un'altra storia.