Cicloturismo in Georgia e Armenia?
Perché cicloturismo in Georgia e Armenia?
"Qui dove Asia ed Europa si incontrano tra due mari, numerosi mondi si mescolano in una frontiera tra islam e cristianesimo, il tutto sotto lo sguardo di tre vicini molto più grandi e potenti: Russia, Turchia e Iran” (Lonely Planet).
"Dopo le pedalate al nord, un nuovo impulso ci spinge a lasciare paesaggi, luminosi e freschi, per nuovi e sconosciuti, forse caldi e umidi". Dopo aver visitato l’Europa per molti anni, correre incontro all’Asia, può significare due cose: stanchezza della normalità (?!) con conseguente desiderio del nuovo, oppure, ricerca di novità (!?) per interpretare esigenze e seguire consigli. Questa Redazione presenta, prima della partenza per la Georgia e Armenia, i cicloviaggiatori e il loro programma.
Se l’Europa trascina, per la sua organizzazione verso il cicloturismo e per le novità che periodicamente produce e propone, la Georgia e l'Armenia invece, hanno visto sino ad ora (se escludiamo manifestazioni internazionali) pedalatori spesso solitari impegnati ad attraversarla per raggiungere poi l’altra Asia, quella del mito e della leggenda, dell’avventura e della prova con se stessi. “Qui dove Asia ed Europa si incontrano tra due mari, numerosi mondi si mescolano in una frontiera tra islam e cristianesimo, il tutto sotto lo sguardo di tre vicini molto più grandi e potenti: Russia, Turchia e Iran” (Lonely Planet).
Qui passava la strada della seta, qui inizia l’Asia. Dopo Il legittimo e sofferto riscatto da precedenti legami, ora questi Paesi si stanno dirigendo verso dinamiche di crescita in grado di produrre progressi economici importanti. La bellezza dei loro paesaggi incontaminati, punteggiati di storici edifici religiosi, attraggono sempre di più turisti e viaggiatori nell’intento di restituire quella storia e quelle tradizioni spesso sconosciute o volutamente lasciate nell’oblio.
In questo contesto è stato chiesto di percorrere da cicloturisti, nuove strade con lo scopo di recuperare itinerari e percorsi possibili da proporre alla comunità dei cicloviaggiatori soli o organizzati. Abbiamo, noi e loro, aderito con convinzione con la promessa di darne presto riscontro. Viaggiare, pedalando, in questi Paesi sarà più impegnativo di quanto già fatto in Europa lungo le Ciclovie Eurovelo, le ciclopiste internazionali e le Fahrradradweg, ma le informazioni assunte per raggiungere quelle strade, ci restituiscono un ambiente accogliente e ospitale.
Per muoversi in bicicletta, pur non essendo sufficiente, questa è una condizione che comunque rasserena. Sarà premura di questo sito portare a conoscenza, al termine delle esperienze e degli incontri avuti, tutti i consigli utili cercati lungo strada. Quella Buona Strada che auguriamo ora ai nostri cicloviaggiatori Enzo e Fernando in partenza. Grazie ai collaboratori che sponsorizzano l'iniziativa.