Cicloturismo all’isola di Patmos (Dodecaneso), verso l’Apocalisse
Anche solo l’arrivo all’isola di Patmos vale il viaggio. Quello che si vede e che si prova dal traghetto partito da Samos ha dell’insolito.
Il tramonto innanzitutto, la scia dell’acqua che forma la nave, le bianche dimore del porto la sommità dell’isola coronata da una cinta di mura merlate. E l’occhio che si ferma ad osservare le isolette a destra, i sentieri a sinistra, il monastero sull’altura, la nave da crociera…eppoi…
Non sai a cosa andrai incontro, ma vuoi sbarcare al più presto per andare verso quell’ insolito che ti chiama. Appena sbarcato ti assale la brama di percorrerla in bicicletta (anche se questo non era programmato) e non vedi l’ora di salire in sella. La forma strana di quest’isola, la conformazione irregolare del territorio, ondulato e con numerose insenature e spiagge, la cittadella o castello che la domina dall'alto è un fattore di grande entusiasmo per sbarcare quanto prima. Ma è il mistero, forse sarebbe meglio chiamarlo il senso del divino, che condiziona ed influenza la visita, rende particolarissima e inconsueta l’ esplorazione. A Patmos l’Apocalisse è nata, a Patmos l’Apocalisse vive. E’ora di scovare il suo segreto.
Cicloturismo all’isola di Patmos (Dodecaneso), verso l’Apocalisse.
E’ possibile affittare la bicicletta, anche a pedalata assistita, presso alcuni motor rent o car rent e godersi l’ escursione su due ruote. Il primo interesse pregno di curiosità è raggiungere e visitare CHORA. Sono 4 chilometri dal porto e seppure in salita, facilmente percorribili lungo la strada principale frequentata quasi esclusivamente da rari autobus. Inutile nascondere l’attrazione che si percepisce in avvicinamento. Le case candide sul pendio sovrastate dalla mole della fortificazione, massiccia, bruna e perfettamente conservata: da quasi 2000 anni un luogo di culto, ed inserita dal 1999 nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. 
Cicloturismo all’isola di Patmos (Dodecaneso), verso l’Apocalisse. Il monastero
Il monastero di San Giovanni colpisce innanzitutto per assomigliare più ad un castello bizantino che non ad un luogo di preghiera. Ognuno troverà nel suo interno il contatto con una antica sacralità che dura ancora nella nitidezza di pavimenti e muri, nel lindore che i guardiani dedicano alla pulizia. Profumi e luci invitano alla riflessione e al rispettoso silenzio di questo luogo. Cappelle, celle, magazzini, pozzi, sacrestia, biblioteca, museo, l’altare lo rendono un complesso monastico di stupefacente bellezza. I favolosi tesori (immagini portatili, pianete ricamate, codici miniati, argenti sacri e oggetti liturgici), fanno del museo un una collezione importante. No foto all’interno.
All’uscita raggiungiamo, con bici a mano per la stretta via che ci conduce attraverso le bianche dimore della collina, ai mulini a vento. Scenografico paesaggio a 360 gradi sull’isola.
Cicloturismo all’isola di Patmos (Dodecaneso), verso l’Apocalisse. La Santa Grotta.
Scendiamo seguendo le indicazioni alla Santa Grotta dell’Apocalisse. San Giovanni Evangelista, qui chiamato Theologo, è arrivato nell’anno 95, esiliato per punizione perché predicava la conversione al cristianesimo in antagonismo con le leggi dell’epoca. In questo luogo l’evangelista avrebbe ricevuto le sue estatiche visioni scrivendo il libro sacro. Secondo la tradizione si venera ancora la pietra sagomata su cui il santo posava il capo nel giaciglio di quella grotta. Fedeli da ogni parte del mondo si inginocchiano a pregare e a leggere brani del testo sacro in perfetto silenzio. “Questa visita costituisce un’esperienza unica a prescindere dalla fede, per via di quell’inspiegabile fenomeno di saturazione energetica che talvolta si percepisce in più di un luogo ritenuto sacro”. All’antro è affiancato un santuario da cui si gode un panorama mozzafiato in grado di restituire a chiunque un paradisiaco senso di pace e di armonia.
Ci accorgeremo che il tempo è passato e la veloce discesa che ci riporta a Skala ci permetterà di visitare la piccola capitale-villaggio dell’isola. Negozi, ristoranti, luoghi di passeggio convivono in queste viuzze pittoresche che si animano maggiormente la sera. Profumi e luci invitano ad una tranquilla serata con lo sfondo delle navi da crociera ancorate al largo le cui luci scintillano sull’acqua calma.
Cicloturismo nell’isola di Patmos (Dodecaneso), giro delle spiagge dell’isola 40 km.
Fissate le vostre scelte e partite. Tutte le spiagge sono raggiungibili in bicicletta e nei quasi 40 km di percorso. Assaporerete ovunque i colori, l’ambiente tipico ancora inalterato è di una bellezza emozionante. Bisogna solo scegliere fra le destinazioni più facili da raggiungere e più ricche di servizi, come quelle più vicine a Skala, il porto, o quelle più isolate e spartane che si trovano invece a una distanza di 5-10 chilometri dall’area più urbanizzata al centro dell’isola. Prima osservandola dall’alto, poi scendendo alla spiaggia scelta, apparirà una natura solitaria e primitiva alla quale si unisce un delicato ed enigmatico fascino che lascia senza parole.
Petra Beach, Grikos, Meloy, Paralia Meli, Paralia Kampos, Vagia Bay, Livadi Geranou Beach. Molto spesso non attrezzate, qualche tamerice a contenere il sole, ghiaia o ghiaino colorato a rallegrare la vostra ricerca dei frammenti più originali. Silenzio e moderato afflusso. Lungo la costa ricamata, la natura soddisfa le esigenze di ogni visitatore.
Cicloturismo nell’isola di Patmos (Dodecaneso), galleria immagini.
Sul traghetto al ritorno “lasciate che i ricordi vi trasportino nell’infinito viaggio di rivelazione”.
