Cicloviaggio alle Canarie. Vulcani, oasi e paesaggio soddisfano la voglia di avventura
Vigneti di malvasia coltivati tra distese di lapilli vulcanici, palmeti e piantagioni di aloe: è l’Isola di Lanzarote, la più selvaggia dell'arcipelago delle Canarie. Nota anche come Isla del Fuego, Riserva della Biosfera dall’UNESCO dal 1993, Lanzarote è un luogo magico che regala emozioni uniche.
Cicloviaggio alle Canarie. Vulcani, oasi e paesaggio soddisfano la voglia di avventura.
Scoprire Lanzarote in bicicletta sulle tracce delle grandiose opere d'arte di César Manrique, architetto e artista di fama internazionale che ha fatto dell'isola di Lanzarote un museo a cielo aperto, è una esperienza che scalda il cuore e soddisfa la voglia di avventura che si cela in ognuno di noi. Attraversando le distese laviche create dalle più recenti eruzioni vulcaniche, si prova uno stupore che catapulta la mente su mondi paralleli. I bianchi villaggi di pescatori, oggi trasformati in discreti resort, sembrano galleggiare sull’oceano mentre l’antica capitale Teguise, edificata nel cuore dell’isola per proteggerla delle incursioni dei pirati, appare come un miraggio tra le dune laviche. L'altipiano centrale dell'isola, ci riporta alla memoria le steppe aride della Mongolia. Vaste pianure contornate da vulcani spenti da milioni di anni, d'inverno si riempiono di verde e d'estate mettono a nudo estesi corridoi di sabbia, che gli alisei portano dalla costa nord a sud. I locali lo chiamano il Deserto di Soo, in onore della popolazione che qui vive.
Lanzarote, scelta della bicicletta.
Posta al centro della costa orientale dell’isola, Puerto del Carmen è una delle destinazioni migliori per scoprire Lanzarote in bicicletta, non fosse altro che per la bella pista ciclabile che la collega ad Arrecife, la capitale dell’isola facilmente raggiungibile dall’Italia con voli diretti dagli aeroporti di Milano e Roma Fiumicino.
Da strada o mountainbike? Una prima idea per scoprire Lanzarote in bicicletta, è percorrere la Ruta Ciclista Lanzarote. Un anello di asfalto a traffico promiscuo, dove vige un limite di velocità a 50 km orari, che con circa 80 km compie un giro panoramico di assoluta bellezza interessando la parte centro settentrionale dell’isola. La mountainbike è però, a mio avviso, la bicicletta giusta per gustare la bellezza aspra e selvaggia dell’Isla del Fuego. Un reticolo infinito di piste a fondo naturale, dove sabbia e lapilli regnano sovrani, sale e scende dall’altopiano lavico, aggira gli antichi crateri dei vulcani spenti, si insinua tra le colate laviche, raggiunge immensi panorami dall’alto di maestose scogliere a picco sull’oceano.
Quali tinerari e a chi rivolgersi?
Il Parco Nazione Timanfaya, i sentieri tra i vigneti dell’altopiano di Geria, i panorami dal Mirador del Rio, le scogliere di El Golfo, la Laguna de Janubio, la spiaggia del Papagajo… luoghi e paesaggi che rimangono nel cuore. Basta fare una ricerca sulla rete per imbattersi in numerose tracce che si dipanano sull’isola, un vero groviglio del quale sarà arduo districarsi. Scegliere un itinerario fuori dalle rotte principali senza conoscere il territorio, può significare ritrovarsi in pietraie di lava senza fine con i copertoni tagliati. Per esperienza, consiglio di non sprecare i giorni di una vacanza a Lanzarote fidandosi di improbabili “itinerari consigliati”. Molto meglio e certamente più appagante, affidarsi all’esperienza di chi conosce il territorio veramente, e con passione vive e lavora sull’isola. Nelle mie due esperienze in bicicletta a Lanzarote, vissute con gruppi di amici della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, mi sono affidato all’esperienza delle guide locali di Vulcan Bike Lanzarote, https://vulcanbike.com/ un team di appassionati bikers in grado di confezionare la vacanza su misura per il cliente, offrendo assistenza e percorsi certi con e senza accompagnatore. Un consiglio che mi sento di condividere con i lettori di questa pagina, augurando loro di vivere presto l’esperienza di pedalare sulle piste della meravigliosa “Isla del Fuego”.
Cicloviaggio alle Canarie. Vulcani, oasi e paesaggio soddisfano la voglia di avventura. Appunti di viaggio.
El Diablo: nato dalla fantasia di César Manrique, l’irriverente diavoletto rosso è il simbolo del Parco Nazionale di Timanfaya. Il parco si estende tra le distese laviche delle più recenti eruzioni che, iniziate nel 1730, nell'arco di 6 anni ricoprirono una gran parte dell'isola ingranditone la superfice di circa il 10%. Da Puerto del Carmen si risale l’altopiano lavico portandosi a quota 347 m nei pressi di Conil. Abbiamo percorso poco meno di 8 km e abbiamo una prima certezza, Lanzarote non è un’isola piatta. Alternando tratti di strada asfaltata a stupende piste, rimaniamo in quota aggirando Montana Negra, l’imponente cono vulcanico che segna l’ingresso del Parque Natural los Volcanes. La visita a piedi all’interno del cratere del Volcan el Cuervo, anticipa il periplo della spettacolare Montana Colorada, così chiamata per i riflessi rossi delle rocce che la compongono. Un altro spettacolare sentiero che attraversa un mare di lava, ci accompagna alla gustosa sosta pranzo, a base di paella e patate arrugadas, nel caratteristico ristorante Los Dolores presso l’omonima chiesa di Mancha Blanca. I totem di El Diablo sembrano salutarci entrando nel Parco Nazionale Timanfaya, una incredibile sequenza di coni vulcanici conquista l’orizzonte nei successivi chilometri, fino allo scollinamento ai 352 m della sella tra Montana de Timanfaya e la Caldera de Corazzoncillo. Una veloce discesa ci riporta verso i viaggi di Yaiza e Uga, in un susseguirsi di passaggi tra le antiche colate laviche e insidiosi stradoni sabbiosi, che ci accompagnano fino alle porte di Puerto del Carmen.
Cicloviaggio alle Canarie. Vulcani, oasi e paesaggio soddisfano la voglia di avventura. La Graciosa.
Esperienza assolutamente da non perdere, è la visita de La Graciosal'ottava isola dell'arcipelago canariano. Riserva marina della Biosfera, sull’isola non esiste un metro di asfalto, le auto circolanti si contano sulle dita di una mano e hanno delle specifiche autorizzazioni. Sull’isola ci si sposta a piedi o in bicicletta, e solo sulle piste segnate. I colori dominanti sono l’ocra della sabbia trasporta dal vento, che soffia incessante nelle giornate di Calima, e il verde/azzurro del Rio che la separa dalla più grande Lanzarote, che vista da qui appare imponente, quasi fosse un continente. Sbarcare a La Graciosa è come entrare a contatto con il cuore del nostro pianeta. Le rocce vulcaniche sulla battigia, nere e compatte, restituiscono il calore del sole sospinto dal respiro dell'oceano. Tutto intorno, in acqua in cielo e tra i cespugli, è un rincorrersi di forme di vita primordiali. Ancora stupore, e il corpo invaso da una incredibile energia vitale.
Cicloviaggio alle Canarie. Vulcani, oasi e paesaggio soddisfano la voglia di avventura.
Corralejo: Fuerteventura è l'isola più antica delle Canarie, le profonde erosioni dovute al tempo e al vento hanno creato un paesaggio di fantascienza, simile all'origine del pianeta. Coste selvagge con onde potenti, amate e cavalcate dai surfisti, contornate da vulcani dormienti da milioni di anni, caratterizzano la regione di Corralejo che si affaccia sulla costa nord occidentale dell’isola, a soli 45 minuti di traghetto dal porto di Playa Blanca sull’isola di Lanzarote. L’itinerario che percorriamo è un anello di circa 50 km, che nella prima parte segue la costa correndo su una sabbiosa pista affacciata sull’oceano, fino all’imponente Faro del Tostòn nei pressi di Los Lagos. L’antico villaggio di pescatori di El Cotillo, ci accoglie nei suoi stretti vicoli regalandoci gustosi piatti di pesce fresco. Il ritorno verso Corralejo inizia su una bella pista ciclabile, in sede propria e ben pavimentata, che corre parallela alla FV 10 per circa 10 km, fino all’abitato di Lajares. Superato il villaggio, il tratto che segue è uno dei più suggestivi dell’intero viaggio. Una lunga e sinuosa pista sterrata si addentra tra le caldere di antichi vulcani, regalandoci panorami lunari in uno spettacolo di abbagliante bellezza, il giusto epilogo per questa straordinaria avventura canariana. (testi di Angelo Fedi, Fiab Grosseto)
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